“Domu ‘e s’orcu”

Tomba dei Giganti
Tomba dei Giganti - Modello 3D

“Domu ‘e s’orcu”. La Casa dell’Orco, secondo la tradizione popolare sarda, era il luogo in cui un gigante, abitante dell’Isola, si cibava delle proprie vittime arrivando a scarnarle, poi riponendone le ossa all’interno del sepolcro. Per altri, questi antichi monumenti funerari erano semplicemente degli ossari nei quali depositare le spoglie dei defunti una volta che questi divenivano scheletri. Chiamate altresì “Tombe dei Giganti”, grazie all’enorme struttura, assumono una forma circolare al cui centro si erige una pietra più grande, la porta alla Tomba.

Stele di Coddu Vecchju
Dea Madre

Alla disposizione a semicerchio vengono date differenti interpretazioni, la prima richiama le venerazioni al Dio Toro e alla Dea Madre: una testa di toro (Dio della Luna) o una partoriente (Dea Madre, donatrice di vita)?
L’altra interpretazione inneggia alla Terra, infatti pare che la disposizione di questi enormi massi seguano le linee energetiche telluriche il cui flusso si imprima nelle stesse pietre. Quest’ultima interpretazione ha portato, in passato, ad intendere le “Tombe dei Giganti” come un luogo curativo: da qui l’usanza di stendersi sulla pietra per poter catturare tutte le energie che la Terra emana. Sia vivi che morti erano ospiti di questi luoghi; i vivi per guarire da una malattia ed i morti, riposti all’interno, avrebbero ricevuto quell’energia tale da far separare l’anima dal corpo in modo da facilitare la rinascita.

Dio Toro