Visitando tutta la Sardegna e i suoi 379 comuni, ricchi di tradizioni, cultura, produzioni tipiche, sagre ed eventi, è possibile addentrarsi in un museo a cielo aperto: la presenza dei murales sardi fornisce vita ai paesi talora spopolati. I “writers” sardi sono pittori di strada o professionisti che si dilettano nel dipingere i muri con tematiche agro-pastorali cercando di trasmettere le arti ed i mestieri del tempo passato e le sopravissute nel presente. Donne vestite con costumi tipicamente sardi, col fazzoletto che cinge il loro capo, sul quale trasportano una cesta di vimini ripiena di ogni bene. Uomini con sa berritta, seduti su una panca e intenti a dialogare con gli anziani del paese, bambini di ogni età che giocano rincorrendosi per la piazza, l’anziana signora che sistema la lana delle pecore in una cesta mentre cavalli sorseggiano l’acqua della sorgente, queste non sono solo scene di vita ma istanti catturati da occhi attenti per poi essere dipinti sulle facciate di case e chiese. Girare per paesi così variopinti, con queste opere d’arte che ti accompagnano per viottoli stretti e ricurvi e per le piazze grandi dove si svolgono i mercatini, regalano un tuffo nel passato e una visione del presente imparagonabile.
Fonte: Murales Sardegna