Settembre in vigna

Partecipare alla vendemmia significa rivivere l’atmosfera di allegria legata al rito della raccolta dell’uva. Il sole si affaccia dal mare e riflette la sua luce sulla brina appoggiata sui grappoli, è l’alba: in campagna si ammira la natura che si sveglia, il gallo canta, gli uccellini cinguettano liberi nel cielo e i fiori si aprono pronti a ricevere l’energia del sole. Ed eccomi qua al principio di un lungo filare con in mano le mie forbici tintinnanti pronto a tagliare; sono entusiasta di vivere la semplicità di un gesto di antica memoria che non avevo mai avuto la fortuna di provare. Un po’ nascosti dietro le foglie, altri ben affacciati al sole si presentano davanti ai miei occhi un’infinità di grappoli, tutti con forme differenti, li taglio e poi li raccolgo dentro la mia cassetta di legno. Il sole sale alto nel cielo, il caldo e la fatica iniziano a farsi sentire; decido di riposarmi un po’ all’ombra delle viti e mentre la mia mente vola avvolta dai profumi della terra sento la voce di Zio Antonino che urla: “Tutti a tavola!!!”. La festa continua: una lunghissima tavolata imbandita con prodotti tipici preparati da mani esperte, posta lì sotto un ulivo secolare, ci aspetta. Assaggio ogni cosa e ora che ho ripreso le forze sono pronto per la pigiatura. Ci togliamo gli scarponi, arrotoliamo i pantaloni all’insù e iniziamo a schiacciare l’uva nel tino. Tra gli sguardi che si incrociano vedo l’allegria e l’entusiasmo nell’ammirare la magia del nettare rosso formarsi. Il mosto continua a evolvere e lo travasiamo nelle botti; ora inizia la fermentazione, mi racconta zio Antonino, avvicino l’orecchio e sento il vino bollire. Tanto il tempo che deve trascorrere prima che sia pronto e tante le attenzioni dedicategli. Custodito e protetto all’interno della botte, il vino si trasforma fino a diventare il compagno con cui condividere momenti indimenticabili.

Mani Vendemmia
Uva

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